mobilità elettrica

Negli ultimi decenni il mondo è radicalmente cambiato. Lo sviluppo economico e tecnologico ha portato innumerevoli migliorie nelle nostre vite, comodità e possibilità impensabili fino al secolo scorso. Tutti noi beneficiamo di questi progressi ma ci ritroviamo anche a fronteggiare alcuni “effetti collaterali” che stanno realmente minacciando il nostro pianeta. Per questo è arrivato il momento di ripensare alcuni modelli e stili di vita, senza chiaramente rinunciare al comfort e alla praticità.

In un mondo interconnesso come quello odierno, persone e merci viaggiano per città e nazioni ogni giorno, si spostano con frequenza e velocità, generando un volume di traffico urbano ed extra urbano enorme. Ed è proprio questo uno dei sistemi sui quali possiamo concretamente agire in maniera smart per ridurre i livelli di inquinamento. Il futuro è già qui ed è la mobilità elettrica. 

Mobilità elettrica: di cosa si tratta?

Si tratta di uno specifico tipo di mobilità in cui i mezzi coinvolti utilizzano l’elettricità come fonte primaria di energia, a discapito dei combustibili fossili più largamente utilizzati sinora.

Il primo pensiero va certamente ad automobili e mezzi pubblici. Il loro è l’impatto quantitativamente più rilevante, ma non sono da dimenticare anche mezzi “minori” come moto, monopattini e bici elettriche, utilissimi in particolar modo nei contesti cittadini.

Il concetto di E-mobility non racchiude solo il singolo mezzo, ma tutti gli strumenti e le tecnologie correlate che creano un sistema funzionante ed efficiente. Gli attori coinvolti sono infatti i produttori di veicoli funzionali dalle ottime prestazioni, le aziende che seguono lo sviluppo e l’installazione di punti di ricarica, le amministrazioni che devono predisporre infrastrutture adatte e così via.

Chiaramente l’obiettivo è quello di mettere in piedi un modello virtuoso che utilizzi energia prodotta in larga parte da fonti rinnovabili e in grado di offrire al cittadino/utente un’esperienza completa e soddisfacente a 360°.

Quali vantaggi per l’ambiente?

Come accennato poco fa, il primo vantaggio sul quale vogliamo richiamare l’attenzione è quello ambientale.

Rispetto ai veicoli a combustione interna (quindi i tradizionali mezzi alimentati a diesel, benzina, gas), un veicolo elettrico produce zero emissioni nel momento del suo utilizzo, contribuendo al complicato ma necessario processo di “decarbonizzazione”.

È facile intuire come questo dato sia rilevante se si pensa alla qualità dell’aria dei centri urbani e al forte impatto sulla salute collettiva. È chiaro che il processo produttivo e l’utilizzo in parte ancora di energia da fonti non rinnovabili faccia sì che anche questo tipo di mobilità abbia un suo impatto, sebbene minore, sull’ecosistema. Questo è uno degli aspetti sui quali tecnici e studiosi si stanno concentrando per far sì che la percentuale di impatto ambientale si riduca al massimo.

Altro aspetto soprattutto per chi abita nelle grandi città o a ridosso di grandi snodi di comunicazione potrà apprezzare, è la riduzione dell’inquinamento acustico che un traffico a maggioranza di tipo elettrico porterà. In tal senso è doveroso aggiungere che sono al vaglio studi di nuove tecnologie per dotare i mezzi di sensori di sicurezza a protezione dei pedoni, talvolta “ingannati” dai silenziosi veicoli elettrici.

Quali vantaggi economici?

Anche per l’anno appena iniziato sono previsti degli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici.

A seguito dell’approvazione della legge di bilancio 2021, sono diventati disponibili 120 milioni di finanziamenti utilizzabili fino al 31 dicembre 2021 per le vetture ibride ed elettriche, da aggiungere alla somma di 200 milioni già destinata agli Ecobonus previsti dalla legge di Bilancio 2019.

Si può godere di un incentivo statale che va dai 5000€ agli 8000€, più contributi da 1000€ o 2000€ da parte della concessionaria (le cifre variano in base alla presenza o meno di rottamazione). Da febbraio 2021, inoltre, chi ha un reddito Isee familiare inferiore a 30000€, può usufruire di uno sconto del 40% sul prezzo di listino delle di auto elettriche fino a 30 mila euro (più Iva).

Altro vantaggio di grande rilevanza è che, a fronte di una spesa importante nell’acquisto di automobili elettriche (assimilabile ad altri tipi di veicoli), sono molte le voci di risparmio ad essa correlate. Si pensi innanzitutto all’approvvigionamento del carburante (energia, per meglio dire): per coprire la distanza Roma – Milano il costo della benzina è di 75€, mentre scendiamo a quota 40€ per il rifornimento elettrico (Dati Enel, 2017).

Parlando ancora di automobili, altra voce di risparmio è quella relativa al bollo: per i primi 5 anni è totalmente gratuito. Sono inoltre minori i costi relativi all’assicurazione,nonché gratuiti i parcheggi nelle strisce blu e in molte aree sono consentiti gli accessi alle ztl.

Pensando al trasporto su più piccola scala, è importante ricordare che nel 2020 sono stati stanziati fondi per l’acquisto di e-bike e monopattini elettrici, che saranno quasi certamente rinnovati anche per l’anno in corso.

Alcuni dubbi comuni e prospettive per il futuro…

Annunciata da molti come una vera e propria rivoluzione, la sfida della E-mobility porta con sé una serie di interrogativi presso il grande pubblico dei non addetti ai lavori, cerchiamo di vederne insieme qualcuno.

L’attuale produzione di energia elettrica non può soddisfare il fabbisogno creato da un’impennata del numero di mezzi elettrici in circolazione.

È già in corso un potenziamento della rete elettrica esistente per far fronte alle nuove esigenze e, dato ancor più rilevante, sempre maggiore è l’attenzione alla creazione di nuovi punti di produzione di energia pulita da fonti rinnovabili per godere al 100% dei benefici ambientali correlati.

Le auto elettriche non sono funzionali a causa della scarsa autonomia in termini di kilometraggio.

È certamente vero che i modelli finora realizzati non assicurano la stessa autonomia dei mezzi a diesel o benzina per esempio. Consideriamo però che mediamente percorriamo 40/60 km al giorno con la nostra auto, che sono ampiamente coperti da ogni veicolo elettrico. Inoltre le case automobilistiche stanno investendo molto nel settore, quindi è verosimile pensare che le prestazioni miglioreranno notevolmente in un tempo davvero breve, e la maggior offerta sul mercato porterà anche ad un contenimento dei costi.

Non ci sono abbastanza punti di ricarica per i rifornimenti.

Affermazione vera fino a pochi anni fa, ma imprecisa se si osservano i dati attuali. Le colonnine di ricarica disponibili aumentano continuamente e il piano del maggiore distributore di energia nazionale prevede la copertura capillare del territorio Italiano (Isole maggiori e minori comprese) per il 2022.

Le componenti (batterie in particolare) sono altamente inquinanti.

Esistono già dei centri specializzati nello smaltimento delle batterie delle auto elettriche. Inoltre anche in questo campo sono in corso studi e ricerche per raggiungere livelli di sicurezza non solo in termini di smaltimento, ma addirittura di riciclo di batterie dei veicoli green.

In conclusione, possiamo affermare che quello della mobilità elettrica è un settore in grandissima espansione, che sta registrando sviluppi ad una velocità sensazionale. 

Le infrastrutture per i rifornimenti aumentano ogni anno in quantità e in livello di performance. Inoltre le autorità statali e le amministrazioni comunali si stanno impegnando con diversi tipi di incentivi e contributi. 

Le case automobilistiche e tutte le aziende del relativo indotto stanno facendo passi da gigante per aumentare i livelli di prestazione.

Il futuro più green che il nostro pianeta merita ed esige non potrà prescindere dall’espansione della E-mobility, che avrà un ruolo sempre più centrale nelle nostre vite.

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